Galdelli sprona la Pesaro Rugby: “Solo credendo fino in fondo nel nostro rugby, ci risolleveremo”
PESARO, 8 novembre 2016 – «Crederci, crederci e ancora crederci». E’ un triplo inno alla perseveranza quello che l’esperta prima linea Alberto Galdelli vuole trasmettere al microcosmo del rugby pesarese. Perché 6 sconfitte su 6 partite di serie A possono essere tanto brutte quanto, di fatto, non compromettere nulla. La formula del campionato dice infatti che la salvezza può essere conquistata nel successivo raggruppamento a 6 squadre che andrà a ricomporsi nella fase playout. Quella con la quale, realisticamente, ci si troverà a dover fare i conti, come dipingono i 5 punti infilati in 6 gare e il -11 dal terzo posto che vale la salvezza diretta. Quella formula che però dal 15 gennaio riporterà tutti a zero punti. Che si finisca quarti o sesti da qui a gennaio, cambia poco o nulla.
«Ecco allora che queste sei sconfitte tutto devono produrre tranne che demoralizzarci – racconta il fanese Galdelli, 33 anni e 14 dei quali passati nelle fila del Pesaro Rugby – Prima di tutto perché ci siamo già passati quando in serie B ne perdemmo 7 di fila e poi finimmo per salvarci all’ultima domenica. Poi perché ora abbiamo quattro partite in cui la classifica dice che gli avversari con noi avranno tutto da perdere».
A patto che qualcosa cambi nella testa del collettivo: «Già, perché noi, prima di tutto, dobbiamo riappropriarci del divertirci nel giocare il nostro rugby – dice Galdelli – E soprattutto dobbiamo credere in ciò che facciamo. Ma crederci fino in fondo. Perché abbiamo visto che abbiamo fiammate in cui sappiamo essere irresistibili contro tutti. Ma che appunto restano fiammate. E queste, in serie A, non bastano».
Bastano e avanzano però a rendere la pillola “dolceamara”: «Al tirar delle somme, perdere di 6 punti con Benevento, vuol dire aver perso praticamente di una meta. Come col Gran Sasso o la Capitolina. Siamo lì, ma non basta. Perché dobbiamo credere di più nella metodologia di lavoro che stiamo portando avanti e dobbiamo crederci in ogni dettaglio. Solo questo ci può dare quella concretezza e quell’istinto killer che ci manca. E che continua ad essere decisivo».
Poi, naturalmente ci vuole anche un po’ di fortuna. Che non è alimentata dalla frequenza di infortuni. Vedi quello capitato allo stesso Galdelli: «Domenica ho rimediato un brutto trauma al collo in una mischia e ho dovuto lasciare il campo in anticipo. Mi sto già dedicando alla fisioterapia e mi auguro di rientrare presto. Intanto gli auguri voglio farli a “Giuli” che giovedì compie gli anni».
Ora ci sarà un lungo periodo di pausa dal campionato di serie A in concomitanza con gli impegni della Nazionale. Campionato che riprenderà il 4 dicembre con L’Aquila-Pesaro. Pausa lunga in cui si approfitterà per recuperare gli infortunati: da Galdelli a Gai, da Fagnani a Cecconi. Pausa in cui c’è già una tabella di marcia serrata in cui il preparatore Giancarlo D’Amen rimetterà benzina nelle gambe per la fase decisiva della stagione. È previsto un allenamento congiunto con San Benedetto e un test amichevole il 20 novembre al Toti Patrignani contro Perugia, squadra che milita in serie B.